Ricky canterino di valzer 4.0

Riccardo cresce e, lo devo ammettere, per quanto sia un terremoto ci fa davvero divertire. Vi racconto qualcosa in questo post e vi faccio ascoltare il suo valzer cantato.

Ha compiuto 16 mesi, corre in giro per casa senza soluzione di continuità fino allo sfinimento serale, che sopraggiunge, sulla base di quanti guai è riuscito a combinare durante la giornata, tra le 21.30 e le 23.00 dopo il suo quartino di latte con quattro biscotti.

Fino all’ora X Riccardo costruisce e ricostruisce il suo campo da guerra, seminando mine di giocattoli ovunque nel tentativo di far scivolare il nemico (noi). Non importa che l’unico a scivolare sia lui, l’importante è mantenere il giusto assetto di guerra.

Alcuni giocattoli li nasconde nei punti giusti per i tempi di magra: in caso di carestie potrà tirarli fuori per ripristinare gli equilibri della flora giocattolifera mondiale. Ecco i nascondigli a prova di atomica: dietro il mobile tv, nell’aeratore della cucina, nella stampante, sotto letti e divani e dentro ogni possibile foro capiente.

Un perenne nascondino la vita con Riccardo.

Ma è dolce, una dolcezza che ammortizza la sua vivacità facendola apparire quasi giustificabile.

Gli piacciono i video musicali su YouTube, che spesso prova a ricantare tutto contento (il suo preferito è “La Vecchia Fattoria”). Ripete spesso ciò che sente, suoni o parole. Ha imparato il classico “caro caro”, poi il “batti cinque”, dice con orgoglio la parola “cacca” e vuole sempre mangiare dai piatti dei grandi.

A proposito del canto qualche giorno fa ci ha colti davvero di sorpresa: si è messo a cantare il valzer (che ha sentito dal nonno Arturo). Paolo lo ha brevemente ripreso e lui ha continuato. Da quel momento capita che anche al mattino si svegli cantandolo completamente da solo e che si metta a fare le giravolte. Ascoltate:

Mi sembra che riesca a cogliere perfettamente la melodia. Non mi è mai sembrato un bambino attento, bensì burrascoso e disordinato. Eppure dal caos apprende e sorprende. Capisce il contenuto delle frasi e dei rimproveri e ha imparato a recitare la scena drammatica con lacrimuccia per ottenere quello che vuole (la lampada di Lladrò supercostosa, il telefono fisso o cellulare, i piatti rigorosamente di porcellana, la bottiglia d’acqua per rovesciarla sul pavimento, lo sgabello Ikea da usare come slittino e molto altro).

E’ un tipetto simpatico, non c’è dubbio. Proverò sempre a rimanere simpatica anche io nonostante l’impegno che mi richiede. E’ sempre l’amore di mamma lui…

Smile

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