Un viaggio a Venezia, se non ci vai non lo sai…

Se non vai a Venezia non lo sai. Non sai come è fatta una città unica al mondo, che conserva il fascino delle antiche Repubbliche marinare e di storie intriganti, romantiche, misteriose. In questo post ricordi e consigli di viaggio.

Sono stata molte volte a Venezia e l’ultima volta è stato per me un viaggio speciale. Voglio perdermi nei ricordi e raccontarli a voi.

Non era un viaggio che avevamo pensato di fare quell’anno, ma l’occasione fa l’uomo ladro e così, quando ci è stato fornito l’assist da una cugina di mio marito per prendere parte ad una sua festa da quelle parti, ci siamo ritagliati uno spazio per noi e goderci Venezia.

Settembre 2017, un bel clima, temperatura sostenibile, bed&breakfast a due passi da Piazza San Marco. Andare a zonzo senza troppo impegno alla ricerca di cose da vedere perché di Venezia avevamo ormai già visto tutto. Ci affidiamo al caso e decidiamo di non stressarci.

Vi racconto di quei giorni e vi suggerisco qualche cosa da fare e vedere oltre le cose da non perdere che sono arcinote. Tutte le fotografie sono disponibili nella fotogallery.

Scorci lagunari e panorami in relax: in giro senza meta

Prima di tutto per godersi Venezia per almeno una mattinata bisognerebbe abbandonarsi ad una passeggiata senza meta tra vicoli, ponticelli, stradine, scale. Soltanto in questo modo si può godere dell’assoluta bellezza degli scorci e dedicarsi a qualche scatto fotografico in libertà e senza fretta. Ho una passione per la fotografia, anche se non ho molto tempo per coltivarla, e nel viaggio a Venezia ho chiesto a Paolo di avere pazienza e farmi “sfogare” con la mia reflex. Ecco alcuni degli scorci lagunari che ho fotografato.

scorcio di Venezia per Ithappens  scorcio di Venezia per Ithappensscorcio di Venezia per Ithappens   scorcio di Venezia per Ithappens scorcio di Venezia per Ithappens scorcio di Venezia per Ithappens

panorama di Venezia panorama di Venezia panorama di Veneziapanorama di Venezia

La fotografia e il passeggio sono due compagni che vanno sempre d’accordo. E per ricordarsi il tempo vissuto insieme e la strada fatta è sempre bello scattarsi qualche selfie o passarsi la macchina fotografica, separarsi per riaffacciarsi su due ponti opposti e fotografarsi a vicenda. Venezia fornisce spunti interessanti e divertenti per fare questo “gioco di coppia”.

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Il Santuario di Santa Lucia e il quartiere ebraico

Ma veniamo al dunque, se siete viaggiatori incalliti a questo punto vi sarete già annoiati. Andando a Venezia dovete almeno entrare nel Santuario di Santa Lucia (all’interno non si scattano foto). Vi assicuro che ne vale la pena. In fondo all’altare sono ospitate le spoglie a vista della santa siracusana per la quale la mia famiglia ha sempre coltivato una particolare devozione. Sin da piccola mia madre e mia nonna raccontavano della grazia che il mio bisnonno (nonno Carmine Pizzuti) aveva ricevuto per intercessione di Santa Lucia. Riebbe sani gli occhi e la vista compromessi da una malattia nel 1925. Nonno Carmine fece erigere una statua in onore della Santa nella chiesa del suo paese (la Chiesa di San Filippo Neri in San Martino di Montecorvino Rovella) e fece iniziare il culto che oggi è diventato una festa patronale. Vedere a Venezia le spoglie della Santa è per me ogni volta una grande emozione.

Santuario di Lucia Santuario di Lucia

Proseguendo per Campo San Geremia, dopo aver superato il Santuario, si può raggiungere il quartiere ebraico. Qui è possibile visitare le sinagoghe (ovviamente senza poterle fotografare) e incontrare eventualmente i membri della comunità ebraica che vivono liberamente la loro fede nel quartiere, riunendosi per i momenti di preghiera e facendo letture in piazza con i più giovani.

quartiere ebraico quartiere ebraico Venezia

Piazza San Marco, Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, il Ponte dei Sospiri, il Ponte di Rialto

Evvvvvabbè, ora non mi dilungo, questi li conoscete tutti. Però due cose devo scriverle.

In primis da non perdere il percorso guidato “itinerari segreti” del Palazzo Ducale, nel quale si raccontano tanti piccoli segreti e curiosità e si narra l’affascinante storia di Giacomo Casanova, noto seduttore. Egli fu l’unico a riuscire a fuggire dai Piombi, le terribili e lugubri prigioni nel tetto del Palazzo. La visita è davvero molto bella, consigliatissima.

In secundis smettela di pensare al ponte dei sospiri come ad una cosa romantica! E’ una delle cose più tristi al mondo. Accipicchia ci “sospiravano” i condannati nel passaggio dalle aule del giudizio alle prigioni. Andateci e ascoltate tutta la storia!

Piazza San MarcoPiazza San MarcoBasilica di San Marco Ponte dei SospiriPonte di Rialto

Caffè Florian

Se volete fare una cosa figa e “spararvi qualche posa” potete andare a prendervi un caffè al Florian, storico locale di Venezia al quale pure Wikipedia dedica una pagina. Lo troverete sotto i portici in Piazza San Marco e magari potete andarci in una pausa dall’ascolto di qualche mini concerto all’aperto offerto da uno dei locali della piazza (piccole orchestre deliziano turisti e passanti in molte sere e pomeriggi d’estate). Unico problema è che un caffè vi costerà 6 euro!

Caffè Florian Caffè Florian Caffè Florian

Il Mercato del pesce

Se non disdegnate di andare in giro rilasciando una leggera scia di pesce è consigliato un giretto al mercato del pesce sotto la loggia di Rialto. Da quella loggia io e Paolo abbiamo potuto apprezzare, tra l’altro, l’opera scultorea delle “mani” di Quinn sul Canal Grande (ora rimossa) a reggere il noto palazzo Ca’ Sagredo.

mercato del pesce Venezia Ca' Sagredo Venezia e le mani di QuinnCa' Sagredo Venezia e le mani di Quinn Ca' Sagredo Venezia e le mani di Quinn

Museo del Palazzo Mocenigo

A Venezia i musei abbondano e sono tutti ospitati in palazzi meravigliosi. Primeggiano chiaramente i musei d’arte, il Guggenheim a Palazzo Venier, il museo di Palazzo Grassi, il Museo di San Marco, il Museo d’arte orientale e molti altri. Io adesso vi racconto un museo diverso, un museo con elementi esperienziali dal sapore antico. Il Museo di Palazzo Mocenigo (edificio storico del Seicento), ospita il centro studi e il Museo di Storia del Tessuto e del Costume e, nel contempo, alcune sale danno spazio al racconto di Venezia come città della cosmesi, del profumo e delle essenze. Dunque qui si possono apprezzare i costumi storici veneziani, vedere le tradizionali e antichissime custodie dei profumi (spesso con forme un po’ buffe) e percepire gli odori di molte essenze. Una sala infatti ospita decine di essenze e il visitatore può divertirsi a distinguerle.

costumi veneziani palazzo Mocenigo a Veneziacostumi veneziani palazzo Mocenigo a Venezia  stanza dei profumi a Palazzo Mocenigo a Venezia boccette di profumo palazzo Mocenigo a Venezia

La Fenice

Chiudo dicendo che se volete fare una cosa proprio figa che più figa non si può, dovete comprare un biglietto per uno spettacolo al teatro La Fenice. Noi lo abbiamo comprato al volo: passeggiando nei pressi del teatro ci siamo detti “perché no?!”. Cinque minuti dopo avevamo in mano i biglietti per La Traviata in chiave moderna per la sera stessa. Un’esperienza meravigliosa, anche se dal loggione perché non erano disponibili altri posti purtroppo. Non c’è bisogno nemmeno del libretto dell’opera perché il teatro dispone di un led digitale in testa alla scena sulla quale scorre il testo. Non perderete nemmeno una sillaba.

Teatro La Fenice di Venezia Teatro La Fenice di Venezia biglietto per La Traviata al Teatro La Fenice di Venezia Teatro La Fenice di Venezia Teatro La Fenice di Venezia

Veneziano smile

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