Quando avevo il pancione…

Sabato Riccardo compirà un anno e io ritorno nostalgica al periodo in cui avevo il pancione.

E’ già trascorso un anno da quando dal mio gigantesco pancione usciva zitto zitto Riccardo.

Ecco uno zoom sul mio pancione pochi istanti prima di entrare in sala operatoria.

La scritta “che noia stasera esco!!!” sulla mia camicia da notte si addiceva perfettamente al carattere di mio figlio, che oggi si annoia in fretta e deve ficcare il naso in una cosa nuova ogni tre minuti.

Fu un parto cesareo programmato: il pupo era podalico. Soltanto in sala operatoria scoprimmo che il cordone era troppo corto per consentirgli di assumere la giusta posizione.

Povero piccolo, noi pensavamo fosse pigro. Che brutta cosa venire al mondo con il pregiudizio! Ho imparato la lezione, mai giudicare senza conoscere.

Al momento Riccardo è pigro soltanto quando si tratta di prendere la bottiglia del latte. In tutto il resto è una scheggia.

A colazione è come la mamma, deve carburare appena sveglio quindi preferisce che la bottiglia gliela reggano gli altri.

C’è però da concedergli l’attenuante del peso. La bottiglia Chicco in vetro è pesantuccia. Preferisco il vetro perché lo trovo più sicuro per il latte caldo e posso riscaldare anche al microonde direttamente in bottiglia. Riduco il tempo di preparazione perché quando Riccardo decide che vuole il latte ho soltanto due alternative al mattino: o mi sbrigo o chiamo un esorcista.

Che nostalgia quel pancione…

Vi ho raccontato tante volte di Riccardo: la sua nascita (link), le sue gesta (link), la sua simpatia (link), il suo approccio al mare (link), il suo primo viaggetto (link) e tanto altro…

Sfogliando i ricordi impressi su questo blog penso al cammino di quest’anno e al periodo con il pancione. Un periodo in cui proteggevo mio figlio proteggendo me stessa.

Oggi ci penso, per quanto possa proteggerlo lui adesso è fuori di me, vive e andrà incontro alla vita e agli eventi. Non potrò proteggerlo da ogni caduta, da ogni paura. Non potrò evitare che commetta degli errori.

Però la vita è bella per questo, perché ci sono sfide da affrontare, errori da cui ricominciare, cose a cui bisogna imparare a dare un valore.

Presto vi racconterò del compleanno del mio ometto ormai alle porte.

Sarà un giorno speciale. Almeno io e Paolo ci stiamo impegnando perché possa esserlo…

Smile

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