Detersivi: come utilizzarli e come proteggersi dai rischi

I detergenti, o detersivi, sono prodotti che utilizziamo spesso nella nostra vita quotidiana, senza farci troppo caso e forse senza regolarci davvero in merito alle quantità o alla necessità di utilizzarli. In questo post alcune caratteristiche dei prodotti che usiamo comunemente e alcuni consigli utili, specialmente per proteggersi dai rischi e fare scelte consapevoli.


I detergenti in parole semplici

I detergenti ci aiutano a rimuovere sporco e batteri e a mantenere una buona igiene personale. Li utilizziamo sul nostro corpo, sulle superfici di casa, su abiti, biancheria e sui luoghi di lavoro. Hanno di solito profumazioni gradevoli e sono composti a base di sostanze complementari e tensioattivi.

Il “tensioattivo” è un componente (naturale o sintetico) che agisce sulle tensioni superficiali, nello specifico le forze che tengono unito lo sporco alle superfici, consentendo quindi la rimozione di macchie e batteri.

I detergenti si dividono in saponi (con tensioattivi naturali) e detergenti sintetici (con tensioattivi sintetici) e si presentano sotto varie forme (liquido, pasta, crema, barre, pani, pezzi, ecc.).

Potremmo realizzarli in casa seguendo le mille ricette note e meno note, che ci aiuterebbero a ridurre i rischi di utilizzo per noi e per l’ambiente in cui viviamo. Il tempo a disposizione è però sempre molto poco e per questo preferiamo acquistare i prodotti, confidando nella loro efficacia pulente, piuttosto che realizzarli in casa. Sicuramente potremmo scegliere, fidandoci, prodotti sul mercato a maggiore compatibilità ambientale (biodegradabili) e con minori rischi per la salute (perché anallergici e realizzati con componenti naturali). In ogni caso è importante conoscere i rischi e fare scelte consapevoli.


La pericolosità dei detersivi

Occorre sapere che i detersivi sono prodotti la cui vendita al pubblico è sottoposta a stringenti normative che richiedono specifiche etichettature in relazione alla pericolosità della formula. Infatti è assolutamente raccomandato:

  • leggere le etichette;
  • rispettare le indicazioni del produttore per un utilizzo appropriato e privo di rischi;
  • evitare di miscelare i detersivi tra loro, a meno che non sia consigliato dal produttore. Infatti una miscelazione di più detersivi può generare vapori tossici con effetti anche letali (in particolare i prodotti anticalcare, la candeggina, l’ammoniaca, sono molto pericolosi da questo punto di vista);
  • evitare di trasferire i detersivi in contenitori “neutri” o destinati ad altri usi (come ad esempio le bottiglie di plastica) o di utilizzare dosatori diversi da quelli in dotazione con il prodotto;
  • tenere i detergenti sempre lontano dalla portata dei bambini;
  • non manomettere le chiusure di sicurezza e non farsi vedere dai bambini nell’utilizzo delle stesse;
  • non lasciare aperte le confezioni.

La pericolosità di un detersivo è indicata attraverso un simbolo in etichetta (rombi con bordo rosso, al centro dei quali sono raffigurati i vari tipi di pericolo) accompagnato da descrizioni e indicazioni. Solitamente è sempre presente anche un numero verde oppure un riferimento dell’azienda produttrice per richiedere informazioni sul prodotto in caso di pericolo e necessità.


Le etichette

Le etichette dei prodotti che acquistiamo contengono informazioni fondamentali, è pertanto importante cercare di mantenerle integre per il periodo in cui si utilizza il prodotto. L’etichetta contiene in particolare:

  • nome del prodotto/ marca (informazione che di solito può indirizzare nel riconoscimento del prodotto e nella scelta);
  • quantità di prodotto (espressa in litri o in unità di peso Kg/g; di solito la quantità in rapporto al prezzo ci aiuta a decidere a parità di caratteristiche del prodotto);
  • tipo di prodotto in base alla destinazione d’uso (es. detersivo per bucato, per piatti, per pavimenti, etc.);
  • composizione chimica del prodotto (fondamentale che sia nota per intervenire tempestivamente nel miglior modo in caso di ingestione, contatto con gli occhi e/o errato utilizzo del prodotto);
  • informazioni sul produttore e sul distributore (es. indirizzo, numero di telefono);
  • istruzioni per l’uso (per evitare l’utilizzo scorretto e il sovradosaggio o lo spreco di solito è indicato anche il numero di utilizzi/lavaggi che si possono fare con una confezione; fondamentale l’indicazione dei tipi di superfici/capi per i quali il prodotto non è adatto);
  • avvertenze e annotazioni di sicurezza per i prodotti “pericolosi”.


Patologie indotte dall’uso dei detersivi e il pericolo di intossicazione

I principali effetti sul nostro corpo dovuti all’uso di detergenti sono legati soprattutto alla presenza di sostanze irritanti che alterano lo strato corneo e il film idrolipidico che protegge la cute determinando l’insorgere di:

  • dermatiti irritative (per effetto delle sostanze aggressive e dell’uso prolungato del prodotto);
  • dermatiti allergiche (dovute a specifiche allergie ai componenti del prodotto).

L’alterazione dell’epidermide determina i presupposti per sovrainfezioni batteriche e funghi e si manifesta tramite arrossamenti, bolle, vescicole, fissurazioni lineari (ragadi), desquamazioni ed è spesso accentuata dall’umidità.

I detergenti, tra l’altro, per la loro azione irritativa possono determinare un peggioramento di patologie quali eczemi e psoriasi.

Spesso anche i guanti di gomma utilizzati per proteggersi dagli effetti irritativi dei detergenti possono provocare una accelerazione delle dermatiti e un loro peggioramento. Ciò può accadere sia per il ristagno di umidità nei guanti stessi sia per allergie ai componenti della gomma di cui sono costituiti. A tal proposito è possibile sperimentare l’uso di guanti anallergici di diverso materiale (es. in vinile) oppure utilizzare sempre dei guanti in cotone all’interno dei guanti in gomma. L’utilizzo di creme idratanti può aiutare a proteggere la cute.

L’assorbimento nel nostro organismo di sostanze presenti nei detergenti, tramite ingestione o inalazione o la contaminazione tramite occhi e cute può determinare anche intossicazioni.

Salvo che nel caso di agenti caustici e corrosivi, la cui azione è immediata nella zona del contatto, nella maggior parte dei casi di intossicazione vi è una fase asintomatica e una fase nella quale si manifestano effetti specifici con alterazioni delle funzioni vitali e di organi raggiunti dalla sostanza tossica. In questi casi è bene sapere come comportarsi.


Cosa fare in caso di intossicazioni

In caso di intossicazione occorre innanzitutto allontanarsi dall’ambiente inquinato, interrompere l’assorbimento e intervenire per accellerarne l’eliminazione. Nel soccorrere un intossicato bisogna sempre:

  • contattare il centro antiveleni (CAV) e chiamare il 118 se non è possibile un immediato trasporto in ospedale (specialmente in caso di perdita di coscienza);
  • individuare il detergente che ha determinato l’intossicazione e verificare tipo e modalità di contatto;
  • cercare di ricostruire la quantità ingerita rintracciando e conservando il contenitore;
  • controllare l’accessibilità delle vie aeree (naso e bocca) e i parametri vitali (polso, respiro, coscienza);
  • slacciare gli abiti che possono impedire la respirazione;
  • in presenza di vomito, raccogliere e conservare campioni di contenuto gastrico;
  • riferire tutte le informazioni raccolte con immediatezza al CAV o al soccorso specializzato che interviene.

Attenzione: provocare il vomito nel soggetto che ha assorbito il detersivo è quasi sempre un errore. I detersivi contengono infatti sostanze schiumogene la cui risalita può provocare polmonite o asfissia. Specificamente è poi assolutamente controindicato indurre il vomito:

  • se vi é bruciore in bocca, dolore alla deglutizione e presenza di schiuma visibile;
  • nei casi in cui il soggetto intossicato è incosciente;
  • nei casi di ingestione di prodotti corrosivi (es. quelli per lavastoviglie) perchè l’effetto caustico della sostanza si ha in fase di ingestione e anche di risalita dallo stomaco;
  • in soggetti che soffrono di crisi convulsive (che si potrebbero scatenare stimolando il vomito).

Previa indicazione del CAV ci sono alcuni accorgimenti cui è possibile ricorrere. Ad esempio in caso di ingestione di detergenti e in presenza di stato di coscienza del soggetto interessato un primo intervento può prevedere il lavaggio della bocca e l’ingestione di acqua (non latte!) per ottenere un effetto diluente. In caso di contatto con gli occhi è indicato il lavaggio a palpebre aperte per 10-15 minuti con acqua corrente o, meglio ancora, con fisiologica salina di cloruro di sodio allo 0,9% (se presente nella nostra cassetta di primo soccorso).


Attenzione e cura per la salute e l’ambiente

Usare i detersivi, come visto, non è una pratica da prendere alla leggera. Un uso eccessivo o sconsiderato di prodotti ha un effetto diretto sulla nostra salute, su quella altrui e sull’ecosistema. Non dimentichiamo infatti che le sostanze chimiche contenute nei detergenti, ed in particolare i tensioattivi (prodotti dalla raffinazione del petrolio nonché principali agenti pulenti per i nostri ambienti domestici), vengono letteralmente ingeriti e assimilati dalla flora e dalla fauna acquatica, determinando conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Scegliere prodotti anallergici ed ecocompatibili è un buon inizio per migliorare le cose. Io ho già iniziato il mio percorso per sperimentare prodotti adatti alla mia coscienza civica. Prodotti il cui utilizzo ha un minore impatto sull’ecosisema, sulla nostra salute e con minori rischi di allergie, intolleranze, dermatiti, avvelenamenti. Tocca a noi proteggere quello che abbiamo e che non è affatto scontato.


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