Allarme creme solari, tu quale usi?

Altroconsumo ha analizzato 40 prodotti tra creme e spray solari fra cui 16 prodotti per bambini. Due prodotti sottoposti ai test non garantiscono la protezione dichiarata. Vediamo quali sono e perché è importante proteggersi. In questo post vi racconto anche la mia scelta.

Facciamo attenzione all’esposizione solare. Proteggerci e proteggere i nostri bambini è fondamentale per la prevenzione dei tumori della pelle.

Responsabili dello sviluppo dei tumori della pelle sono in particolare i raggi ultravioletti (UV). Nello specifico:

  • i raggi UVB, innescano la produzione di melanina e agiscono più in superficie determinando l’abbronzatura. In assenza della giusta protezione possono provocare scottature ed eritemi solari;
  • i raggi UVA, che penetrano più in profondità, causano precoce invecchiamento della pelle, allergie solari, comparsa di macchie e imperfezioni cutanee in quanto alterano le fibre elastiche e di collagene. Costituiscono il 95% delle radiazioni solari e sono in grado di colpirci anche attraverso un cielo nuvoloso.

Sui prodotti che acquistiamo la protezione dai raggi UVB è indicata dal fattore di protezione SPF (Sun Protection Factor) rappresentato da un numero che è tanto più alto quanto più è alto lo schermo protettivo.
Esistono quattro livelli di SPF: basso (fattore da 6 a 10), medio (da 15 a 25), elevato (da 30 a 50) e molto elevato (50+). La scelta del fattore di protezione dipende dal proprio fototipo (per approfondire e capire a quale appartieni vai su wikipedia).

Esistono diversi livelli di protezione anche dai raggi UVA, ma solitamente per indicare la presenza della protezione i produttori ricorrono a dei semplici bollini (senza indicazioni numeriche). Ad ogni modo un buon solare dovrebbe rispettare la raccomandazione europea che prevede che la protezione dagli UVA dovrebbe essere pari almeno ad un terzo della protezione dichiarata con il numero SPF.

Chiarito tutto ciò andiamo alla notizia. Altroconsumo ha effettuato test su 40 prodotti per la protezione dai raggi solari di cui 16 dedicati ai bambini. Risultato? Per due prodotti su 16 è stato richiesto il ritiro dal mercato:

  • SPF dichiarato pari a 50 o 50+,
  • SPF effettivo risultato dai test variabile tra 16,3 e 20,9 a seconda del campione analizzato.

Vi scrivo le marche dei due prodotti incriminati, ben lieta di sapere che non si tratta di quelli da me utilizzati. Trattasi di:

  • Rilastil – Baby transparent spray wet skin 200 ml
  • Isdin – Transparent spray wet skin 200 ml

Se avete acquistato questi prodotti metteteli via, utilizzarli vuol dire esporre i bambini al rischio di scottature e di sviluppare in futuro più facilmente forme tumorali della pelle. Ricerche scientifiche infatti dimostrano che è in età infantile che bisogna intervenire maggiormente applicando sempre protezioni molto alte.

Altroconsumo ha effettuato i suoi test sui prodotti per bambini verificando anche l’eventuale presenza di sostanze potenzialmente allergizzanti o ingredienti in grado di disturbare l’equilibrio ormonale (cd. interferenti endocrini).

Pur verificando un miglioramento generale delle composizioni della maggior parte dei prodotti solari per bambini Altroconsumo ha evidenziato delle eccezioni in merito a questo aspetto. Ad esempio Rilastil ed altri prodotti sottoposti a test (Bilboa, Chicco, Coop e Uriage) contengono il filtro solare ethylhexyl methoxycinnamate, che può indurre alterazioni ormonali.

Personalmente mi sono affidata a due marche per la protezione della pelle di mio figlio (e di tutta la famiglia), acquistando anche il relativo doposole:

  1. Mustela Baby SPF50+
  2. BioNike Defence Sun Baby&Kid 50+

Tra i due preferisco BioNike perché ha una profumazione più gradevole e appicica di meno (sulla confezione è dichiarato che è antisabbia). Ad ogni modo si tratta di due ottimi prodotti. Vi metto le foto per consentirvi di riconoscerli.

Ho scelto di associare anche la crema doposole della stessa marca perché un doposole non è una semplice crema idratante (spiegazione fornitami dalla mia farmacista), bensì ha componenti in grado di ripristinare l’equilibrio dell’epidermide in modo più specifico dopo l’esposizione solare.

Il doposole:

  • ripristina il film idrolipidico e contrasta disidratazione e spellature perché contiene acqua e sostanze grasse (es. olio di mandorla, burro di karitè);
  • interviene su eventuali arrossamenti con un’azione lenitiva e rinfrescante (ma non curativa per eventuali scottature/ustioni) in quanto contiene sostanze quali aloe vera o calendula;
  • è normalmente più leggero e più facilmente assorbibile dalla pelle rispetto ad una normale crema idratante.

Per approfondimenti sulle ricerche di Altroconsumo potete consultare il sito web www.altroconsumo.it.

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